1 - Fiaschini F., L'«incessabil agitazione». Giovan Battista Andreini tra professione teatrale, cultura letteraria e religione, 2007, pp. 220 con figure in bianco / nero
BIBLIOTECA DI DRAMMATURGIA
Diretta da Annamaria Cascetta
Cm 17,5 x 25 Studi
Giardini editori e stampatori in Pisa
Nell'omaggio ai
Benigni lettori milanesi premesso al poema agiografico su
Tecla vergine e martire, del 1623, Giovan Battista Andreini definisce come «incessabil agitazione» gli spostamenti che di continuo lo costringono da una piazza teatrale all'altra. L'espressione, non nuova nel mondo dei comici, definisce una condizione artistica e professionale che ha sempre esercitato sugli attori e sugli spettatori il fascino di un'autonomia e di un affrancamento laico e libero, resistente ad ogni tentativo di omologazione sociale e culturale. Una condizione anche pesante però: i riferimenti al «fastidio» e al «travaglio» del «moto perpetuo» ricorrono infatti anch'essi numerosi nelle testimonianze degli attori; assieme ad essi, la consapevolezza di un'assimilazione al mondo del vagabondaggio e dei ciarlatani da cui il teatro si voleva ormai nettamente distinguere attraverso una azione drammaturgica colta, fondata sulle istanze poetico-letterarie dell'epoca. Figura emblematica del periodo fu Giovan Battista Andreini, di cui questo volume ripercorre la carriera, da Firenze a Milano a Brescia, cercando di rilevare le connessioni fra i testi poetici e drammatici ed il contesto storico e culturale. Ripercorrendo alcuni momenti della vicenda artistica e biografica dell'Andreini, si fanno emergere in particolare gli stretti rapporti tra i testi e le città che l'autore frequentava nel corso delle sue tournée, rapporti che sono segno della volontà di radicare l'«incessabil agitazione» in una rete di relazioni stabili e prestigiose e di dare prova di come l'itineranza fornisse al comico letterato uno sapienza cosmopolita ed un sguardo penetrante sul mondo.
Sommario: Introduzione. Capitolo I. Gli esordi fiorentini e l'Accademia degli Spensierati: 1.
Florinda guerriera; 2.
Intorno al 1604: Giovan Battista Andreini e Giovanni Soranzo; 3.
l'Accademia degli Spensierati; 4.
Presenze vallombrosane; 5.
La nobilitazione accademica dell'attore tra sacro e profano. Capitolo II. La Milano di Federigo Borromeo: 1.
Sotto il segno di Isabella Andreini; 2.
Amicizie private e pubblici riconoscimenti: ancora Florinda; 3.
Il mito di Milano seconda Roma nella Divina Visione; 4. L'Adamo
come nuovo modello di sacra rappresentazione; 5.
La pedagogia borromaica delle immagini; 6.
Il teatro glorioso delle devozioni milanesi. Capitolo III. Santa Maria Maddalena degli attori: il modello della conversione: 1. «Non potest arbor bona malos fructus facere»; 2.
Bartolomeo Bontempelli; 3.
La conversione di Maddalena fra tradizione e controriforma; 4.
Il poema del 1610; 5.
Maddalena come tipo dell'attrice redenta; 6.
la sacra rappresentazione del 1617; 7.
Il «nome di Giesù a guisa di sole». Capitolo IV. Itineranza professionale e
peregrinatio religiosa: Bologna, Vicenza, Brescia: 1.
La «seconda patria» di Giovan Battista Andreini; 2.
Il racconto della peste; 3.
Bologna città mariana; 4.
Vicenza e la Madonna di Monte Berico; 5.
Il Processus
quattrocentesco come fonte del poema; 6.
Giovan Battista Andreini tra Vicenza e Verona; 7.
Brescia e Sant'Obizio da Niardo;
8.
Il comico pellegrino. Fonti e bibliografia:
Fonti manoscritte;
Fonti a stampa;
Bibliografia critica. Indice dei nomi.
Composto in carattere Bembo Book Monotype.
Formato 17,5 x 25. Legatura in brossura pesante con copertina in cartoncino Murillo Fabriano blu con impressioni in oro. Sovraccoperta in cartoncino Ingres Fabriano ruggine con stampa a due colori.
Brossura / Paperback: Euro 44.00 Acquista / Buy
ISBN-10: 88-427-1461-5
ISBN: 978-88-427-1461-3
ISSN: 1828-8723
SKU: 2216
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