16 - Letteratura e oltre. Studi in onore di Giorgio Baroni, a cura di Paola Ponti, 2012, pp. 660 con figure in bianco/nero n.t.
STUDIA ERUDITA
Cm 22 x 32, bross.
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
L'ampia adesione suscitata dagli
Studi in onore di Giorgio Baroni non può dirsi una sorpresa, se si considerano le molte fila che legano la sua persona al mondo dell'università e dell'italianistica. Nel lungo cammino avviato nel 1969, questa miscellanea vorrebbe quindi rappresentare un omaggio dovuto e sincero allo studioso e restituire, in filigrana, l'idea del suo
modus operandi. Nella grande varietà dei contributi raccolti non è difficile individuare autori e tematiche che hanno visto Giorgio Baroni impegnato per molti anni, nel connubio tra studio individuale e lavoro di gruppo: da Parini, Ungaretti, Saba e Quasimodo, al Futurismo, ad Ada Negri e a Calvino, dalle riviste letterarie ai testi inediti e rari, dall'onomastica alla letteratura triestina e dalmata, ognuno di questi argomenti ha rappresentato l'avvio di indagini destinate a concretizzarsi in convegni e iniziative culturali che hanno coinvolto specialisti di molte università, anche straniere, e di generazioni diverse. Esiste pertanto una duplice linea, scientifica e umana, sottesa a questo volume, a cui il titolo,
Letteratura e oltre, fa implicito riferimento. Gli studi critico-letterari e filologici hanno sempre costituito il centro dell'attività di Giorgio Baroni; tuttavia la letteratura non è mai stata oggetto di un interesse solo specialistico, perché l'aspetto tecnico dell'analisi ha sempre presupposto la valorizzazione di un contenuto umano, fruibile tanto dall'addetto ai lavori, quanto dallo studente o dal lettore comune.
Sommario:
Per Giorgio Baroni.
Curriculum didattico e scientifico di Giorgio Baroni.
Tabula gratulatoria. Enzo Noè Girardi,
Religione e religiosità nella letteratura italiana; Erminia Ardissino,
Intertestualità dantesche nel Seicento (i Lincei, Marino, Accetto); Gaetano Oliva,
L'attore italiano sei-settecentesco. Il contributo di Pietro Cotta tra testo e scena; Giorgio Bárberi Squarotti,
Redi rimatore barocco; Arturo Cattaneo,
Isola e Penisola: correnti anglo-italiane; Vicente González Martín,
Misoginia nella letteratura italiana: note misogine nel Settecento; Rita Verdirame, Raccolta di Prose e Poesie fatte per propria occupazione letteraria
. La produzione accademica inedita del patrizio catanese Niccolò Paternò Castello, Pastore Etneo; Davide De Camilli,
Parini e la non-nominatio; Dario Sacchi,
Critica, ermeneutica, decostruzione. Un percorso filosofico tra moderno e postmoderno; Maria Maślanka Soro,
La «legge» di Creonte e la tragedia di Antigone
in Alfieri alla luce dell'archetipo sofocleo; Paolo Bartesaghi,
La Caduta
del Parini "nel gran vortice di Milano" nell'epistolario De Necchi-Ricci (1785-1786); Leonardo Terrusi,
Asterischi foscoliani tra Ortis
e Viaggio sentimentale; Gian Mario Anselmi,
Rinascimento italiano e Romanticismo: Foscolo, Shelley e gli inglesi; Angelo Fabrizi,
«Spezierie accademiche» da Pelli a Carducci; Željko Djurić,
Giovanni Battista Casti e Jacopo Vittorelli nella letteratura serba del primo Ottocento (il caso del poeta Jovan Došenović); Carlo Annoni,
Manzoni e la critica della ragion teatrale; Vincenzo Placella,
«Che nuove ci sono in Francia?». La traduzione finora sconosciuta di Carlo Leopardi delle Letters
di Warden sull'ultimo viaggio di Napoleone; Fabio Russo,
Riferimenti archetipici nella Dispersione. Dal molteplice delle Rovine all'unità della Memoria; Bortolo Martinelli,
Leopardi: L'infinito
. Lo sguardo oltre l'«orizzonte»; Elena Landoni,
Il sentire dello scienziato. Leopardi, Ruysch e Copernico tra evidenza e sapere; Giuseppe Langella,
Il corso irreversibile della storia: l'adynaton
dei fiumi in Marzo 1821; Gisela Schlüter, Der fünfte Mai.
Goethe traduttore del Cinque Maggio
manzoniano. Nuovi aspetti del dibattito; Angelo Colombo,
Per l'edizione critica del Saggio
di Vincenzo Monti sul Convivio
di Dante (a margine di un postillato smarrito); Maria Cristina Albonico,
Angelo Maria Ricci e la Georgica de' Fiori; Fulvio Salimbeni,
Mazzini tra letteratura e storia. Appunti di lettura; Raffaele Cavalluzzi,
Leopardi: paradosso di spiritualità; Massimiliano Mancini,
Risorgimento e letterature dialettali. Note per una ricerca; Michele Rak,
La psiche della cultura industrialista.
Letteratura e altre arti per un'icona del Contemporaneo; Giovanni R. Ricci,
Le origini di Capitan Fracassa; Milena Montanile,
Sulle memorie di Luigi La Vista; Cristina Terrile,
La «reincarnazione degli astratti». Critica e soggettività da De Sanctis a Serra; Guido Mura,
La rivincita del fantastico; Giuseppe Savoca,
Il verismo 'privato' di Verga e I Malavoglia
(in margine ad alcune lettere); Federica Millefiorini,
La memoria letteraria nel Bel Paese
di Antonio Stoppani; Deirdre O'Grady,
Da Victor Hugo ad Arrigo Boito, da Padova a Venezia: ultimo canto della 'gioconda'; Lia Fava Guzzetta,
Il tema della zolfara negli scrittori siciliani; Sergio Portelli,
Padre Cristoforo a Malta: il modello manzoniano del personaggio del frate nel romanzo storico maltese Un martire
di Ramiro Barbaro; Giuseppe Farinelli,
Roberto Sacchetti e il suo romanzo risorgimentale Entusiasmi; Paola Ponti,
Amori e lettori. Un nome prosaico
di Carlo Collodi; Pietro Gibellini,
L'anima del burattino: rilettura di Pinocchio; Patrizia Zambon,
La provincia nel romanzo realista di fine Ottocento: Torriani, Zuccari, Serao; Enrico Elli,
«Una trottolina che gira, senza saper perché». Scheda per Pirandello poeta; Anna Bellio, El sì
alla poesia italiana. Giuseppe Sabalich una voce lirica dalla Dalmazia; Sarah Zappulla Muscarà,
Pirandello a colloquio con Verga, Capuana e De Roberto; Patrizia La Trecchia,
Sguardi e immagini ne Il vespro
di Gabriele d'Annunzio e Forse un mattino
di Eugenio Montale; Cristina Tagliaferri,
«Altra grazia non avea nel viso / che lo splendor degli occhi sovrumani» : Ada Negri tra corpo e anima; Vanna Zaccaro,
Nora e le altre; Mauro Caselli,
La negazione e il resto. Saggio sull'ontologia di Svevo; Riccardo Cepach,
"L'encyclopédie" di Italo Svevo. Spericolate indagini sulla biblioteca perduta dello scrittore triestino; Fabio Moliterni,
Uno storicismo intermedio. Torraca, Croce e l'eredità di De Sanctis; Enza Biagini,
Stendhal di Matilde Serao; Anna Folli,
Misteriosa Vittoria Aganoor; Wanda De Nunzio Schilardi,
Tra cronaca e misticismo: Nel Paese di Gesù
di Matilde Serao; Maria Isabel Giabakgi,
«Né in cielo né in terra». Il Decameroncino
di Capuana fra scienza, pseudoscienza e letteratura; Flora Di Legami,
L'esordio teatrale di Rosso di San Secondo e gli sperimentalismi proto-novecenteschi; Edoardo Esposito,
La poesia futurista e l'immagine; Francesca Strazzi,
Automobili in rivista;
Marina Paino,
L'avvocato Gozzano e le strade incrociate; Luigi Fontanella,
Aldo Palazzeschi e il futurismo fiorentino; Ada Neiger,
Figure della follia nella narrativa contemporanea; Nicoletta De Vecchi Pellati,
Pirandello: oltre la postmodernità?; Leonardo Sebastio,
Per i cento anni degli «Scrittori d'Italia»; Dario Tomasello,
Giovinezza giovinezza! La fondazione di un mito nella letteratura italiana del primo Novecento; Giusy Criscione,
Elody Oblath Stuparich, una donna 'fuori del suo tempo'; Elena Rampazzo,
Quando il Futurismo invocò Cesare.
Inediti buzziani tra lealismo alla corona e tentazioni bonapartiste; Fulvio Senardi,
Carlo Michelstaedter : la «rettorica» della modernità; Fabio Pierangeli,
Michelstaedter e Slataper sulla via di Ibsen; Angelo Lacchini,
Virgilio Brocchi nell'isola di Rabelais; Chiara Galassi,
Girolamo Comi e la poesia europea nel Salento; Silvio Ramat,
Quattro titoli esemplari della poesia italiana del primo Novecento;
Pietro Zovatto,
Rebora alla ricerca del «bisbliglio»;
Massimiliano Pecora,
Tra le inarcature delle parole. Osservazioni sulla lingua descrittiva del primo de Pisis; Riccardo Scrivano,
Guido Gozzano a Goa "La Dourada"; Antonio Lucio Giannone,
Ada Negri e la «Rivista d'Italia» (attraverso le lettere a Michele Saponaro); Tatjana Rojc,
L'Italia nel contesto del pensiero critico sloveno della prima metà del Novecento; Edda Serra,
Oralità e linguaggio in Biagio Marin; Maria Belén Hernandez González, Come tu mi vuoi
: il Pirandello degli spagnoli; Mario Ceroti,
Montale o il «borghese sviato». Su Montale e Thomas Mann; Rosita Tordi,
Savinio al cinema; Silvia Assenza,
Lettura e creazione. Note a margine di una lettera inedita di Roberto Bazlen; Barbara Stagnitti,
Miraggi e nostalgie nei Canti dell'isola
di Ada Negri; Bartolo Calderone,
Montale da Petrarca a Petrarca; Sandro Maxia,
La «
farfallina color zafferano». Abbozzo di una geografia montaliana; Pietro Frassica,
Nuove ombre sul difficile rapporto tra Pirandello e Manuel Aguirre in un breve carteggio del 1926: M. Aguirre-S. Pirandello-A. Pereira; Massimo Migliorati,
Il concetto di memoria in Ungaretti: considerazioni e proposte; Elena Frontaloni,
Due scritti inediti di Dolores Prato; Francesco D'Episcopo,
Alfonso Gatto: esercizi di lettura; Marzio Pieri, Salamandra del sol,
Ungaretti vs
Góngora; Carmine Chiodo,
Un poeta antico-moderno: Lorenzo Calogero; Anco Marzio Mutterle,
Il mare, il selvaggio e altre ebbrezze pavesiane; Uberto Motta,
Tra Montale e Contini. Genesi e ragioni di Costa San Giorgio; Gabriella Palli Baroni,
Verità del quotidiano e della poesia: «Ninetta-N.», l'amata di Attilio Bertolucci; Bruno Rombi,
Il testamento spirituale di Salvatore Cambosu; Giulia Dell'Aquila,
I colori nelle poesie di Carlo Levi; Donato Sperduto,
Due scrittori al confino (1935-36): Carlo Levi e Cesare Pavese; Paolo Briganti,
«Vita letteraria e degli scrittori»: un esperimento di "convivenza" tra letteratura e giornalismo a Parma (1937-38); Alberto Brambilla,
Silvio Benco e Vittorio Betteloni (con un'ipotesi su Umberto Saba); Angelo R. Pupino,
Nota sul lavoro critico di Giovanni Getto; Alfredo Luzi,
La poesia di Bassani. L'io biografico e la storia; Donato Pirovano,
Montale e «l'Arno balsamo fino»; Massimo Castoldi,
Federico García Lorca nell'Italia fascista. Guanda, Bo, Macrì e un episodio di censura; Eraldo Bellini,
«Agronomus sed fidens». Note per Montale e il giovane Calvino; Maria Gabriella Riccobono,
Il veliero di Quasimodo, Ezechiele
, l'Apocalisse
e Purgatorio
XX: una glossa; Ilaria Crotti,
Guerra come allegoria nelle Giornate di Stefano
di Antonio Barolini; Maria Pagliara,
«Se vuoi chiamarlo giornalismo». Il giornalismo di Fausta Cialente tra rifiuto e impegno; Titus Heydenreich,
Idiomi gentili. Valore e funzione dei dialetti nelle riflessioni e nella pratica letteraria di Pasolini e Sciascia; Rossella Rossetti,
Superstizioso-selvaggio-primitivo: aspetti filosofici e irrazionali nel Mestiere di vivere
di Cesare Pavese (con una nota di Ferruccio Monterosso); Apollonia Striano,
«Aretusa», la prima rivista nel segno dell'Italia liberata; Enrica Mezzetta,
Carteggio Giuseppe Ungaretti-Francesco Flora; Antonio Iurilli,
Letteratura in onda. Un canone letterario per la radio del dopoguerra; Franco Suitner,
Su alcune "resistenze" teoriche alla critica delle varianti; Elisabetta Bacchereti,
La rete bucata della memoria. Calvino e l'autobiografia impossibile; Carla Boroni,
I racconti di Enrico Morovich per il «Giornale di Brescia»; Wafaa El Beith,
«La sfilata degli imbecilli» in Cristo si è fermato a Eboli; Paola Baioni,
«O mia poesia, salvami… perché tu sei la primavera». Il ruolo della poesia in Alda Merini; Pasquale Tuscano,
La Calabria di Leonida Rèpaci; Alberto Granese,
Letteratura e cinema. Il disprezzo
di Moravia dal romanzo al film; Vito Santoro, Avventura di un fotografo
. Dal racconto-saggio di Calvino al film-saggio di Francesco Maselli; Luigi Martellini,
Pier Paolo Pasolini,
una Lunga strada di sabbia
(e di mare); Giuseppe Lupo,
Il profeta, il sognatore, il re in esilio. Natalia Ginzburg, Ottiero Ottieri e Giorgio Soavi di fronte ad Adriano Olivetti; Emerico Giachery,
Mario Petrucciani: una riscoperta e un'edizione; Domenico Cofano,
Celestino V: da Dante a Silone; Barbara Carle,
Viaggio attraverso le Rime
di Alfonso Gatto: i sonetti; Antonio Sichera,
La chiave metafisica del Contesto.
Breve saggio sul pascalismo (borgesiano) di Sciascia; Salvatore Ritrovato,
Fine dell'idillio nella poesia di Paolo Volponi. Per una lettura de Il pomeriggio di un dirigente; Pasquale Voza,
Tra «genocidio» e «lalìa»: il Volgar' eloquio
di Pasolinii; Paolo Senna,
Talento, mediocrità e neologismi.
Un testo disperso di Montale; Francesco Cenetiempo,
Virgilio Giotti nei libretti di «Mal'aria». La più esile, ma sostanziosa, biblioteca del mondo; Antonella Agostino,
I Diari
di Antonio Delfini: il romanzo del sé; Cristina Benussi,
Alda Merini e La Terra Santa; Graziella Semacchi Gliubich,
Marisa Madieri. Appunti per una biografia; Cesare De Michelis,
I primi libri di Paola Capriolo;
Anna Pastore,
«Come al tempo della nostra indimenticabile Ines».
Lettere inedite di Bruno Maier a Giovanni Cristini sulla collaborazione al «Ragguaglio Librario»; Marco Santoro,
Il giallo in Italia: un arcobaleno di generi; Ulla Musarra-Schrøder, Franco Musarra,
Alla deriva: l'isola come figura di decentramento in L'isola del giorno prima
di Umberto Eco; Giorgio Cavallini,
Caro Giorgio, grazie!; Claudio A. D'Antoni,
Critica delle metodologie della critica; Andrea Rondini,
Italo Calvino nel nuovo Millennio; Natalie Dupré, Nata in Istria
. Il confine di Anna Maria Mori; Celestina Milani,
Storia e poesia nelle vicende dell'emigrazione italiana negli USA; Bruno Porcelli,
I gialli pisani di Marco Malvaldi;
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L'officina poetica di Mauro Sambi, voce raffinata della contemporanea lirica istro-quarnerina.
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