18 - Mythologeîn. Mito e forme di discorso nel mondo antico. Studi in onore di Giovanni Cerri, a cura di Antonietta Gostoli e Roberto Velardi, con la collaborazione di Maria Colantonio, 2014, pp. 544 con figure in bianco / nero n.t.
«AION» · QUADERNI
Collana diretta da Amneris Roselli
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Il volume raccoglie ottantacinque contributi (di amici, colleghi, allievi) dedicati a Giovanni Cerri, professore di Storia del teatro greco e latino all'Università di Urbino e di Letteratura greca all'Istituto universitario 'Orientale' di Napoli dal 1969 al 1980 e, successivamente, fino al 2012, ancora di Letteratura greca all'Università di Napoli e poi di Roma Tre. I temi sui quali maggiormente si è concentrato l'interesse di Cerri come storico della letteratura e della cultura antica sono il rapporto tra oralità e scrittura nella composizione e nella diffusione del testo poetico in età arcaica e classica; l'epos omerico; l'uso del linguaggio politico nella lirica e nella tragedia; le diverse teorie antiche sulla natura e sui fini del racconto storico e del racconto biografico; i meccanismi narrativi ed espressivi attraverso cui il mito è costantemente riattualizzato come paradigma di situazioni individuali e sociali; rituale, ideologia e letteratura dionisiaca; la tecnica drammaturgica della tragedia greca; il pensiero platonico, con speciale riguardo alla teoria della comunicazione e alla poetica; filosofia, teologia e poesia di Senofane di Colofone, Parmenide di Elea ed Empedocle di Agrigento. Il numero dei saggi qui raccolti e l'adesione convinta degli autori testimoniano l'ampiezza della stima e dell'affetto conquistati da Giovanni Cerri nei suoi anni di magistero e di vita accademica. I contributi, tutti attinenti agli argomenti di studio che hanno caratterizzato la vita accademica dello studioso, compongono un'opera che, nella diversità dei temi e degli approcci metodologici, si presenta complessivamente organica e unitaria.
Sommario: Antonietta Gostoli, Roberto Velardi,
Premessa.
Omero e poesia epica: Anna Sacconi,
Concordanze omeriche con i testi micenei;
Stefano Dentice di Accadia Ammone,
Tersite all'assemblea. Oratoria e demagogia nell'Iliade;
Roberto Velardi,
Achille, l'eroe che canta se stesso (Il.
9, 186-191;
Philostr. Her.
55);
Simonetta Nannini,
Razionalismo, iperrazionalismo e stratigrafia a proposito delle due armature di Achille;
Riccardo Di Donato,
La morte di Patroclo: decostruzione dell'aristeus
omerico;
Mario Cantilena,
Nota a un passo dell'Iliade ([Y] 99-100);
Franco Montanari,
Penelope al simposio. Od.
1, 328-335 e Dicearco;
Carlo Brillante,
Teoclimeno, il veggente dell'Odissea;
Eleonora Cavallini,
Achille 'sposo ideale' da Omero a Euripide;
Franco Ferrari,
Cronaca di due morti annunciate: dall'Iliade
all'Etiopide;
Bruno d'Agostino,
Odisseo ante litteram;
Livio Sbardella,
La geografia simbolica del mito: Lemno nella tradizione poetica greca dall'epos
omerico al Filottete
di Sofocle;
Diego Lanza,
La fabbricazione della sposa;
Andrea Ercolani,
Modi e forme del procedimento giudiziario in Esiodo. Un'ipotesi ricostruttiva;
Bruna M. Palumbo Stracca,
Le maledizioni del poeta itinerante nella Vita Homeri Herodotea;
Massimo Di Marco,
"Neppure sotto tortura": la patria di Omero e un singolare exemplum fictum
(AP
7, 5 = Alc. Mess. 22 G.-P.).
Lirica arcaica e tardo-arcaica: Vincenzo Di Benedetto,
Saffo e i discorsi di allora;
Franca Perusino, Maria Colantonio,
Saffo e Titono: due vecchiaie a confronto;
Gabriele Burzacchini,
Espero e Aurora da Saffo (fr. 104a V.) a Meleagro (AP
12, 114 = HE
75);
Alfonso Mele,
Tra Grecia e Occidente: l'Oresteia
di Stesicoro;
Luigi Bravi,
Qualche ripensamento sul fr. 555 P. di Simonide;
Carmine Catenacci,
Tre note all'Olimpica
2 di Pindaro;
Bruno Gentili,
L'Olimpica
6 di Pindaro;
G. Aurelio Privitera,
Psamatheia e Pytheas. Note alla quinta Nemea
di Pindaro;
Paola Angeli Bernardini,
Ideologia militare e ideologia agonistica nell'Isthm.
5 di Pindaro.
Sapienti e filosofi: Claude Calame,
Procedure inniche nei versi dei sophoi
cosmologi. Pragmatica della poesia didascalica (da Esiodo e Teognide a Empedocle e Parmenide);
Livio Rossetti,
Anassimene vs.
Anassimandro;
Giovanni Casertano,
Tragedia e commedia nella (della) vita umana nei dialoghi platonici;
Lidia Palumbo,
Appunti sulla funzione del mito nei dialoghi di Platone;
Mauro Tulli,
Ione fra la pittura, la scultura e la musica: un catalogo di Platone;
Marisa Tortorelli Ghidini,
Rivivere cigno (Plat. Resp.
10, 620a-b);
Romano Romani,
Su Aristotele, Metaph.
[L] 1069a 18-1069b 15: materia e luce.
Teatro tragico e comico: Bernhard Zimmermann,
Riflessioni sull'origine del dramma;
Riccardo Palmisciano,
Una testimonianza sul Satyrikon
in un aryballos di Nearco (570-550 a.C.);
Paola Volpe Cacciatore,
Il timore di Atossa: Aesch. Pers.
162;
Vittorio Citti,
Danao e le sue figlie (Aesch. Suppl
. 176-220);
Monica Centanni,
[Démou kratoùsa cheír]: Aesch. Suppl
. 604;
Maria Grazia Fileni,
La parola sulla scena del dramma attico: il Prometeo;
Valeria Andò,
Il mostro argivo (Aesch. Ag.
824);
Giulio Guidorizzi,
Antigone e l'abolizione del tempo;
Roberto Nicolai,
Edipo archeologo. Le profezie sul passato e le origini della ricerca storica;
Renzo Tosi,
Soph. fr. 155 R.[2]: un caso di intertestualità proverbiale;
Daša Bartoňková,
Comic Effects of Hybris
in Euripides' Tragedies Alkestis
, Ion
, and Helen;
Simonetta Grandolini,
Poesia [térpsis] e poesia [fármakon] in Euripide;
Giuseppe Zanetto,
Un pulcinella filosofo: l'Eracle dell'Alcesti;
Maria Pia Pattoni,
Tracce eschilee nelle Supplici
di Euripide, tra riprese e distanziazioni;
Ester Cerbo,
Il canto della Sfinge tra mito e scena nelle Fenicie
di Euripide;
Giuseppe Mastromarco,
Euripide e il mito di Bellerofonte;
Donato Loscalzo,
"All'alba vincerò": prove di regia nelle Ecclesiazuse
di Aristofane;
Michele Napolitano,
Note a Eup. fr. 175 K.-A. (Kolakes
);
Antonietta Gostoli,
L'emergere della figura del [tragodós] nel teatro attico di fine V sec. a.C. (Aristofane ed Euripide);
Emanuele Greco,
Sui teatri di Efestia nell'isola di Lemno.
Prosa dall'età classica all'età romana: Marco Dorati,
La rappresentazione del pensiero dei personaggi nella Ciropedia
e nelle Elleniche
di Senofonte;
Maddalena Vallozza,
Aneddoto e biografia: la voce di Demostene;
Mario Mazza,
"L'atto di nascita dell'Ellenismo"? Qualche considerazione sulla c.d. "Lettera di Aristotele ad Alessandro sulla politica verso le città";
Settimio Lanciotti,
Sen. Epist
. 102, 1-2;
Luigi Leurini,
Il De Iside et Osiride
di Plutarco nel codice Ambrosianus
448, H 113 sup.;
Lorenzo Miletti,
Esiodo nello scrittoio di Elio Aristide;
Jerzy Danielewicz,
The Scholar at Play or the Advantages of a Prosimetric Logodeipnon;
Ugo Criscuolo,
Sinesio e i [thrulloúmena dógmata].
Poesia ellenistica e di età romana: Carles Miralles,
Un epigramma di Mero;
Massimo Giuseppetti,
La profezia apollinea su Cos nell'Inno a Delo
di Callimaco;
Krystyna Bartol,
Apollonius' Judgemental Narrative. The Case of the Argonautica
1, 917;
Albio Cesare Cassio,
Due atticismi in Teocrito (14, 6);
Fabrizio Conca,
Proverbi e sentenze nell'Antologia Palatina;
Gabriella Ricciardelli,
Una canzoncina da Dura-Europos.
Linguistica: Emanuele Dettori,
Un'ipotesi etimologica per [brotoloigós];
Adriano V. Rossi,
Ancora su gr. [paragaúdes] e sui problemi dei 'graeco-iranica'.
Metrica: Liana Lomiento,
Colometria e sintassi nella lirica di Simonide (con osservazioni sull'uso del polisindeto e dell'enjambement
);
Andrea Tessier,
Come termina il gliconeo?;
Pietro Giannini,
Un capitolo dimenticato della metrica di Eliodoro: la sillaba [koivé].
Storia delle religioni, antropologia, semiotica: Antonio Martina,
Dalla Sfinge di Tebe alla Porta dei Leoni di Micene: testimonianze di un culto aniconico;
Fritz Graf,
Consilia
: a Strange Roman Festival in Late Greek Disguise;
Manuela Giordano,
Perché ad Atene cessarono le vendette? Dal sistema della vendetta al sistema della pena;
Luigi Gallo,
Il "barbaro" a tavola: regimi nutritivi e alterità culturale;
Giovanni Casadio,
Differenza del desiderio e desiderio della differenza: eros
e philia
nella magia erotica greco-romana;
Giovanni M. D'Erme,
Segni.
Fra antico e moderno: Amneris Roselli,
Le età dell'uomo nella lettura allegorica dell'Eneide
: da Fulgenzio a Dante;
Vittorio Ferraro,
"Li due occhi del cielo" (Dante, Purg
. 20, 132). Genesi e storia di una metafora dotta;
Luigi Munzi,
Un proemio al mezzo in Walafrido Strabone;
Emanuela Andreoni Fontecedro,
I moderni e Virgilio: l'armonia di buio e luce. Echi sparsi dell'Eneide;
Maria Cannatà Fera,
Pindaro/Spintaro in Celio Calcagnini e Plutarco;
Ezio Pellizer,
Il paradosso di Cassandra;
Sergio Audano,
Eraclito e l'eterno ritorno: nota di lettura ai Mémoires d'Hadrien
di Marguerite Yourcenar;
Anna Beltrametti,
Neottolemo o della coscienza. Il Filottete
di Sofocle, la lettura di Giovanni Cerri, la riscrittura di Jannis Ritsos.
Bibliografia di Giovanni Cerri.
Composto in carattere Dante Monotype.
Formato 21,5 x 31,5. Legatura in brossura con copertina plastificata lucida in cartoncino Murillo Fabriano bianco con stampa a cinque colori
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ISBN: 978-88-6227-738-9
E-ISBN: 978-88-6227-739-6
ISSN: 1128-7209
SKU: 2972
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