Centro vs. periferia. Il latino tra testi e contesti, lingua e letteratura (I-V d. C.), Atti del convegno internazionale, Napoli, Università Federico II, 7-9 ottobre 2015, a cura di Alessandro Garcea, Maria Chiara Scappaticcio, 2017, pp. 304 con figure in bianco/nero n.t. (fascicolo monografico di «Linguarum Varietas», 6, 2017)
LINGVARVM VARIETAS · FASCICOLI MONOGRAFICI
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
The main characters of a literary culture never represent isolated and separate identities and the adoption of a polycentric perspective restores value to the so-called 'peripheries' and 'minor' productions. Literature can thus combine with cultural regionalization and linguistic fragmentation. In the field of Latin language and literature, an important incentive to the adoption of this approach comes from the discovery and publication of a considerable number of sources of the New Non-Literary Latin, i.e. first-hand documents written on a range of media and found in the provinces of the Roman empire: graffiti,
ostraka, metal, wooden tablets, papyri. They reveal the presence of identifying features pertaining to specific peoples and social groups, and at the same time fall into general socio-cultural tendencies like Romanization and urbanization. In this volume the approaches to a geography of Latin language and literature focus on the sociolinguistic relevance, literary interest and historical importance of the sources according to three aspects: ethnic identities and their sociolinguistic relevance, literary canons and worlds elsewhere, evolving linguistic norms and polymorphous usages. Ancient Latin language and literature reveal new sides and unknown aspects if they are conceived not as a uniform and monolithic universe, but in their diversity and internal dissonances, their long evolution being almost never linear.
I caratteri principali di una cultura letteraria non rappresentano mai identità isolate e separate e l'adozione di una prospettiva policentrica restituisce valore alle cosiddette 'periferie' e alle produzioni 'minori'. La letteratura può quindi combinarsi con la regionalizzazione culturale e la frammentazione linguistica. Nel campo della lingua e della letteratura latine, un importante incentivo all'adozione di un simile approccio deriva dalla scoperta e dalla pubblicazione di un considerevole numero di fonti del Nuovo Latino non letterario, vale a dire documenti di prima mano scritti su una varia gamma di supporti e trovati nelle province dell'impero romano: graffiti, ostraka
, metallo, tavolette di legno, papiri. Essi rivelano la presenza di caratteristiche identificative relative a specifici popoli e gruppi sociali e, allo stesso tempo, rientrano in tendenze socio-culturali generali come la romanizzazione e l'urbanizzazione. In questo volume gli approcci a una geografia della lingua e letteratura latine si concentrano sulla rilevanza sociolinguistica, l'interesse letterario e l'importanza storica delle fonti secondo tre aspetti: identità etniche e loro pertinenza sociolinguistica, canoni letterari e mondi diversi, norme linguistiche in evoluzione e usi del polimorfismo. L'antica lingua latina e la letteratura rivelano nuovi lati e aspetti sconosciuti se non sono concepite come un universo uniforme e monolitico, ma nella loro diversità e nelle dissonanze interne, dato che la loro lunga evoluzione non fu quasi mai lineare.
Contents: Alessandro Garcea,
Towards a Study of Latin Language and Literature in Space; Giuseppe Camodeca,
Il latino nei documenti della prassi giuridica campana; Jürgen Blänsdorf,
Testimonianze epigrafiche della latinità di Moguntiacum (Germania Superior) dal I al V secolo; Raphael Schwitter,
Letters, Writing Conventions, and Reading Practices in the Late Roman World. Analysing Literary Reception in Late Antiquity and Beyond; Roger Rees,
The 'Entente Variable': Representations of Britain in the Gallic Panegyrics; Anna Zago,
Labdacism: A Vitium
'from the Provinces'?; Tommaso Mari,
Centro vs.
periferia nel latino parlato: la testimonianza di Consenzio; Paolo Cugusi,
Aspetti della cultura poetica (e non) delle province romane; Maria Chiara Scappaticcio,
Centro in Periferia. Papiri, ostraka
e tasselli di lingua latina per una literacy
d'Oriente; Alfredo Casamento, Sic astra mereri.
Un'analisi della Controversia de statua viri fortis
di Draconzio; Concetta Longobardi,
Leggere Orazio in Africa. Citazioni, varianti, fortuna grammaticale; Eleanor Dickey,
The Hermeneumata Pseudodositheana in the Greek East; Carmen Codoñer,
La lengua de escritores hispanos del siglo IV; María José Estarán Tolosa,
La pervivencia de las lenguas paleohispánicas en la epigrafía altoimperial; Rolando Ferri,
Regional Differentiation and the Old Latin Bible?.
Indice dei luoghi;
Indice dei passi.
Indice di iscrizioni, tavolette, papiri e manoscritti citati.
Composto in carattere Dante Monotype.
Formato 17,5 x 24,4. Legatura in brossura con copertina in cartone Murillo Fabriano blu con impressioni in oro e sovraccoperta in cartoncino Chagall Cordenons avorio con stampa a due colori.
Brossura / Paperback: Euro 120.00 Acquista / Buy
ISBN: 978-88-3315-100-7
ISSN: 2239-6292
SKU: 3284
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