21 - Giulia Ammannati, Menia Mira Vides. Il Duomo di Pisa: le epigrafi, il programma, la facciata, prefazione di Gian Biagio Conte, 2019, pp. 168 con 25 tavole in bicromia n.t.
STUDIA ERUDITA
Cm. 17,5 x 25 bross.
Istituti editoriali e poligrafici internazionali, Pisa · Roma
Il XII secolo fu il secolo d'oro per Pisa, che raggiunse l'apice della sua potenza grazie al dominio sui mari. Nei primi decenni del secolo il nuovo Duomo di Buscheto si ergeva maestoso, opera senza confronti né precedenti. Sulle sue mura di candido marmo, sulla facciata in particolare, la città esplicò un imponente programma epigrafico di autocelebrazione, scolpendo iscrizioni che esaltavano l'opera del geniale architetto, onoravano la memoria delle contesse Beatrice e Matilde di Canossa, grandi benefattrici, magnificavano la gloriosa ascesa della forza pisana, dalle antiche vittorie di un remoto passato a quelle più recenti, prefigurazione di imminenti successi ancora maggiori. Il libro illustra questi testi affascinanti e fondanti della storia pisana, assieme alle altre testimonianze epigrafiche di quegli anni, esaminandoli nei loro contenuti, nella loro forma materiale, nei rapporti che li legano indissolubilmente al contesto artistico e alle fasi costruttive della Cattedrale. Ma accanto al Duomo anche la Torre: restituita finalmente al suo architetto Bonanno Pisano, di cui già Vasari faceva il nome e che ci ha lasciato la sua 'firma' nei frammenti di un'iscrizione finora misteriosa, dissotterrata ai piedi del Campanile nell'Ottocento.
Sommario: Gian Biagio Conte
, Prefazione. Capitolo I.
Le due epigrafi celebrative delle imprese pisane e della fondazione del Duomo; Capitolo II.
Enrico console, Ugo visconte e la scrittura epigrafica a Pisa nella prima metà del XII secolo; Capitolo III.
Epigrafi antiche, epigrafi anticate; Capitolo IV.
La sepoltura di Buscheto e la seconda facciata; Capitolo V.
La tomba della marchesa Beatrice; Capitolo VI.
La firma ritrovata: Bonanno e la Torre di Pisa. Tavole. Bibliografia.
GIULIA AMMANNATI insegna Paleografia latina presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si occupa di antichità e Medioevo; ha edito di recente le iscrizioni della Cappella degli Scrovegni (
Pinxit industria docte mentis. Le iscrizioni delle allegorie di Virtù e Vizi dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni, edizione critica e commento a cura di G. Ammannati, Pisa, Edizioni della Normale, 2017).
GIAN BIAGIO CONTE è professore emerito di Letteratura latina alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Composto in carattere Elzeviro Serra.
Legatura in brossura con copertina in cartone pesante Murillo Fabriano blu scuro con impressioni in oro; sovraccoperta in cartoncino Chagall Cordenons avorio con stampa a due colori e plastificazione opaca.
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ISBN: 978-88-8147-518-6
E-ISBN: 978-88-8147-519-3
ISSN: 1828-8642
SKU: 3422
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