Fine di regime. La transizione storiografica in Spagna e in Italia, a cura di Gustavo Alares López e Paola Carlucci, 2020, pp. 264 (Anno 23, 2019)
STORIOGRAFIA · FASCICOLI MONOGRAFICI
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Con le comunità di storici e le loro storie come principale oggetto di studio, questo fascicolo monografico presta attenzione ai diversi processi di rottura e transizione storiografica. Rotture e transizioni che si traducono in importanti modifiche dell’assetto strutturale e istituzionale, come il riordinamento dello spazio accademico, la modifica dei sistemi di inserimento professionale o il profondo mutamento dei ranghi accademici. Queste rotture e transizioni si manifestano anche nella variazione dei quadri identitari della professione e, in alcune occasioni, nell’abbandono di paradigmi storiografici fino ad allora considerati come normativi. Tutti questi fenomeni sono stati evidenziati dai contributi sulla storiografia spagnola del secolo scorso; la comunità di storici del periodo franchista fu costruita sulle ossa – reali o metaforiche – di compagni, maestri e discepoli, condannati in varia misura ad epurare i loro peccati politici con la morte, l’esilio o il silenzio. Per questo motivo, gli storici di Franco hanno omesso ogni traccia che tradiva i loro peccati originari: le denunce ai compagni e ai rivali, le famigerate collaborazioni con la dittatura, l’assalto impunito alle sorgenti del potere accademico. La storia della storiografia spagnola è stata in gran parte costruita su questa amnesia prolungata di fronte al passato più oscuro e scomodo della professione. È una situazione in contrasto con altre esperienze storiografiche – soprattutto in Germania o in Italia – dove, decenni fa, sono iniziati diversi processi di revisione critica del passato della professione. In Italia, all’indomani della prima e fondamentale transizione del triennio 1943-1946, si sono individuate più date e momenti significativi di passaggio – in primo luogo il 1948 – fino all’inizio degli anni Sessanta. La necessità di ripercorrere e ripensare percorsi accademici, scelte scientifiche e di vita accomunò tutti gli storici italiani più consapevoli, al di là dei processi di epurazione, anche in considerazione del profondo cambiamento dei paradigmi storiografici che si andava profilando all’orizzonte.
Sommario: Studi: Fine di regime. La transizione storiografica in Spagna e in Italia: Gustavo Alares López, Paola Carlucci,
Introduzione; Ignacio Peiró Martín,
Transiciones violentas: historia y memoria de la primera historiografía franquista; Miquel À. Marín Gelabert,
Historiador, profesión académica (I). Poder político y reproducción comunitaria en España, 1965-1975; Gustavo Alares López,
La ruptura del monopolio historiográfico franquista: “hispanismo de sustitución” y contemporaneísmo neofranquista (1960-1980); Paola Carlucci,
«Un’università di tanta soddisfazione»: gli storici a Pisa negli anni della transizione; Federico Mazzei,
L’antifascismo e la caduta del regime: memorialistica politica e storiografia di transizione. Documenti: Lorenzo Grilli,
Gioacchino Volpe all’università “Pro Deo” di Félix Morlion negli anni Cinquanta; Gioacchino Volpe,
Lezioni all’Università Internazionale “Pro Deo” (1952-1956). Discussioni. Marxismo italiano: Michele Maggi,
Marxismo italiano, marxismi in Italia; Studi: Anna Di Qual,
La Storia del marxismo
Einaudi. Discussioni: Andrea Ricciardi,
Maria Baroncini. Memorie degli anni difficili; Massimo Mastrogregori,
Comunismo underground e segreto.
Formato 17 x 24. Legatura in brossura pesante con copertina in cartone Murillo Fabriano blu con impressioni in oro e sovraccoperta in cartoncino Murillo Fabriano avorio con stampa a due colori e plastificazione opaca.
Brossura / Paperback: Euro 185.00 Acquista / Buy
ISBN: 978-88-3315-236-3
ISSN: 1128-2339
SKU: 3456
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