Doppio talento e doppia creatività. Scrittori artisti e artisti scrittori italiani dal XVI al XXI secolo, a cura di Giovanna Rizzarelli, 2021, pp. 212 con figure in bianco/nero n.t. (vol. 18, 2020)
LETTERATURA & ARTE · FASCICOLI MONOGRAFICI
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Nell’ambito degli studi sul rapporto fra parole e immagini, l’indagine sulla produzione di autori la cui attività investe il doppio versante della letteratura e delle arti visive costituisce un campo di ricerca di notevole interesse, ma in buona parte ancora da esplorare. Mentre non mancano le ricerche su specifici autori e pratiche di ibridazione iconotestuale, non esistono invece studi che considerino il fenomeno dal punto di vista teorico, nella sua complessità e nella lunga durata. Infatti, a fronte di importanti contributi teorici che negli ultimi decenni hanno investigato il rapporto tra il linguaggio verbale e quello iconico, spicca come non siano state prodotte ancora ricerche complessive sul tema del ‘doppio talento’. Lo studio in parallelo dell’attività artistica e letteraria di autori che percorsero queste due vie espressive permette, da un lato, di approfondire la comprensione di testi ed esiti artistici spesso interconnessi (anche dal punto di vista della genesi creativa); dall’altro, consente di osservare meglio i rapporti di affinità e differenza fra i linguaggi su cui artisti scrittori e scrittori artisti si sono interrogati. Questo numero monografico si propone, dunque, di affrontare il fenomeno del ‘doppio talento’ in senso stretto, a partire dal Rinascimento sino agli anni Duemila, attraverso undici contributi di studiose e studiosi che lavorano in Italia e all’estero, e da anni si occupano dei rapporti tra la letteratura e le arti visive, tenendo in considerazione le diverse modalità di relazione che si instaurano nella declinazione di una duplice creatività. L’obiettivo è quello di riflettere, attraverso una prospettiva di lunga durata, sulla genesi e lo sviluppo, dalla prima modernità alla contemporaneità, di questo dialogo interartistico insito nell’atto della creazione, sulla reciprocità di tali atti di creatività nell’autoriflessione poetologica degli autori e sulle questioni teoriche che l’integrazione di verbale e visuale suscita in merito alla creazione artistica.
Sommario: Giovanna Rizzarelli,
Introduzione; Diletta Gamberini,
«Havendo io sempre riconosciuto da voi tutto quello [...] che io so e vaglio»: le diverse militanze michelangioliste di Agnolo Bronzino; Antonio Geremicca,
Agnolo Bronzino ‘bifronte’ al bivio tra pittura e poesia; Giovanna Rizzarelli,
Un autoritratto michelangiolesco. Benvenuto Cellini e la costruzione di un ‘doppio talento’; Giovanna Perini Folesani,
Pittura e poesia, arti sorelle nella Bologna rinascimentale e barocca; Enrico Mattioda,
Cercando nel deserto: sondaggi nel Settecento italiano; Vincenzo Caputo,
I tempi (differiti) del talento: sui Ricordi
di Gioacchino Toma (1886) e Domenico Morelli (1901); Simona Storchi,
Arte, letteratura e mitopoiesi del moderno nell’Ebdòmero
di Giorgio de Chirico; Marco Antonio Bazzocchi,
Scrittura e immagine nel Cristo
di Carlo Levi; Carlo Varotti,
Emilio Tadini: il fondo mitico del linguaggio, tra pittura e narrazione; Stefania Rimini, Maria Rizzarelli,
«Quell’acuto bruciante odore di polvere». I talenti multipli di Pasolini attore; Floriana Conte,
«Che cos’è una vibrazione?!». Passaggi linguistici dal Futurismo e dall’Astrattismo al lessico autobiografico della Performance Art
, a partire dalla fortuna italiana di Marina Abramović.
Composto in carattere Serra Dante.
Legatura in brossura pesante con copertina in cartoncino Murillo Fabriano blu scuro con impressioni in oro e sovraccoperta in cartoncino Murillo Fabriano avorio con stampa a tre colori.
Brossura / Paperback: Euro 170.00 Acquista / Buy
ISBN: 978-88-3315-286-8
ISSN: 1724-613X
SKU: 3584
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