Aere perennius. Il dialogo con l’antico fra Medioevo e prima modernità, a cura di Susanna Barsotti, Arianna Brunori, Ilaria Ottria, Paola Tricomi, Marina Zanobi, 2021, pp. 276 con figure in bianco/nero n.t. (Volume 53-54, 2019/1-2)
RASSEGNA EUROPEA DI LETTERATURA ITALIANA · FASCICOLI MONOGRAFICI
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Questo fascicolo monografico raccoglie gli studi presentati durante due giornate seminariali svoltesi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, nel novembre 2019. Il primo presupposto di queste giornate è stato lo studio dell’eredità della cultura classica nell’arco cronologico che spazia dal XII secolo al primo Umanesimo. I numerosi contributi raccolti sono stati accorpati in tre macro-aree di competenza: a una prima area, dedicata ai classici nel panorama mediolatino e romanzo fra XII e XIV secolo, seguono una sezione di respiro più puramente ‘dantesco’ e una di pertinenza più ampia e interdisciplinare, comprensiva di preziosi confronti con le fonti iconografiche, in particolare quelle dei miti ovidiani. Nella prima sezione vengono presentati, dunque, lavori su opere in latino medievale e nelle lingue d’oc e d’oil, con particolare attenzione agli aspetti di riadattamento dei classici alla moralità cristiana e ai processi di trasformazione del testo nel momento in cui, dal modello classico, esso viene portato (tramite traduzioni, chiose o altri tipi di richiamo) al contesto culturale (religioso) del XII secolo. La seconda sezione raccoglie poi i saggi dedicati ai rapporti della letteratura medievale italiana con i classici greci e latini. Nello specifico, attraverso angolazioni diverse, si è cercato di gettare luce sul valore dicotomico conferito alla tradizione classica da parte di Dante, Petrarca e Boccaccio; essi infatti attribuiscono ai classici, da una parte, un significato esemplare, di modello assoluto da imitare, dall’altra, un valore letterario più concreto e relativo, tale da ammettere un approccio critico e talvolta persino polemico. La terza e ultima sezione è incentrata su alcuni casi particolarmente significativi di ripresa e risemantizzazione di miti classici nella letteratura tra Medioevo e Rinascimento, senza trascurare il coevo versante delle arti figurative. A fungere da denominatore comune dei contributi è la convinzione che, nel rispetto delle peculiarità di ogni disciplina, sia possibile stabilire una proficua interazione tra testi e immagini, da cui possano scaturire nuove prospettive di indagine e di ampliamento degli studi.
Sommario: Susanna Barsotti, Arianna Brunori, Ilaria Ottria, Paola Tricomi, Marina Zanobi,
Introduzione; I. I classici nel panorama mediolatino e romanzo fra XII e XIV secolo: Claudia Villa,
Chrétien, Macrobio, Marziano Capella; Lisa Ciccone, Moraliter intelligitur
: la moralizzazione delle Metamorfosi
di Ovidio nel commento anonimo del Vat. Lat. 1479; Chiara Cracco,
Rimaneggiamenti medievali delle Fabulae
di Fedro: la morale nel Novus Æsopus
di Alexandre Neckam e nell’Isopet II de Paris; Susanna Barsotti,
Dal ‘grasso’ dell’amore al ‘grasso’ della poesia : un sondaggio sulle implicazioni semantiche della pinguedo
dai classici ai trovatori provenzali; Marianoemi Bova,
La riflessione metapoetica e il dialogo con le fonti nel Roman de Troie; II. I classici nella letteratura italiana del Medioevo e nei commenti a Dante: Paolo Falzone,
«Mio figlio ov’è?», «Hector ubi est?»: Cavalcante dei Cavalcanti e l’Andromaca virgiliana; Arianna Brunori,
«Per tai difetti, non per altro rio». La sorte dei non credenti virtuosi nella Commedia
e nel dibattito scolastico; Paola Tricomi,
Lode all’inadeguatezza cosciente: prime ricognizioni sulla ‘sottigliezza’ in Dante; Valentina Sferragatta,
Il reimpiego dei classici nell’esegesi dantesca. Strategie di volgarizzamento nelle Chiose alla ‘Commedia’
di Andrea Lancia; Marina Zanobi,
Un dialogo marginale: Petrarca, i classici e i Padri della Chiesa; Serena Mauriello,
La truce mensa di Giovenale e Boccaccio tra la Satira
V e l’Epistola
XIII; Miriam Pascale,
Passioni e libri morales
. La psicologia dello scolare e le sue fonti tra antichità e medioevo (Dec.
, VIII 7); III. I miti classici fra Medioevo e Rinascimento: Claudia Cieri Via,
Il mito di Aracne. Elogio delle immagini silenziose; Fiammetta Campagnoli,
Europa ‘rapita’. Riletture mitografiche, invenzioni iconografiche e seduzioni veronesiane; Lorenza Gay,
The iconography of the Judgement of Paris in Late Medieval Illuminated Manuscripts between France, Italy and Burgundy (1320-1460); Raffaele Cesaro,
Moralizzazioni del mito nei lamenti d’amore del tardo Trecento; Ilaria Ottria, Utilitas
e delectatio.
L’Ovide moralisé
e altre riscritture del mito di Marsia tra XIV e XV secolo; Anna Cappellotto, «swaz durch minne geschet»
. Didone e Ifi nell’Eneit
di Heinrich von Veldeke e nelle Metamorfosi
di Albrecht von Halberstadt.
Composto in carattere Serra Dante.
Formato 17,5 x 25.
Legatura in brossura pesante con copertina in cartone Murillo Fabriano blu scuro con impressioni in oro. Sovraccoperta in cartone Murillo Fabriano avorio con stampa a due colori.
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ISBN: 978-88-3315-367-4
E-ISBN: 978-88-3315-368-1
ISSN: 1122-5580
SKU: 3668
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