Ex Baptistæ de Albertis Villa, ad Laurentium Victorium (De la villa: À Lorenzo Vettori). Edizione critica & Commentario di Francesco Furlan. Traduit en francais et annoté par Maurice Brock. Leonis Baptistæ Alberti Cena familiaris (Un souper de famille). Edizione critica & Commentario di Francesco Furlan. Traduit en francais et annoté par Frank La Brasca. Ouvrage coordonné par Francesco Furlan,2022, pp. 164 con figure in bianco/nero n.t. (XXIV, n.s. VI, 2021, 2)
ALBERTIANA · FASCICOLI MONOGRAFICI
Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma
Il volume offre due caratteristici e assai significativi opuscoli dell’Alberti volgare in un’esigente edizione critica e commentata arricchita dalla prima traduzione francese annotata.
L’impulso innovativo che promana dall’
Ex Villa (1438-40) sul duplice piano linguistico e culturale precorre grandemente i tempi in un palese invito o richiamo agli esiodei
Opera et dies che ne anticipa tanto la traduzione latina quanto il ricorso accademico e la frequentazione erudita. Non dialogo e non
lusus né vero, ancorché minimo, trattato, ma piuttosto raccolta di sentenze su una materia in cui Esiodo prima e Catone poi avevano dissertato producendo opere e scritti all’Alberti ben presenti, e noti non meno di quelli di Senofonte, Varrone, Cicerone, Virgilio o Columella, l’opuscolo appare peraltro non estraneo ai contenuti familiari ed etico-politici dei dialoghi
de Familia, e al terzo di essi, l’
Economicus, soprattutto. Dando voce su di un piano piú concreto, tangibile e pratico alla
laus villae ivi intessuta per bocca di Giannozzo e di Lionardo, l’
Ex Villa raccoglie in «brevi commentarii» d’immediata utilità, e dunque
sub specie d’icastici ricordi, moniti e precetti da tener presenti o da aver sottomano, le principali norme e regole
de re rustica. Ecco perché l’impostazione è tecnica ed erudita, l’incedere sapienziale, la scrittura a tal punto paratattica da riflettere per più versi paradigmaticamente un vero e proprio esperimento dell’autore, il quale adotta e fa propri per l’occasione delle finalità, dei modi e uno stile che, giusta una felice indicazione del Mengaldo (1961), proiettano alta e ben chiara l’immagine di un umanesimo intrinsecamente «ereticale». La presente edizione si discosta in molteplici luoghi sia dalla precedente del Grayson (1960) che dalla trascrizione da lui data alle stampe subito dopo la scoperta del testo (1953) per la correzione di taluni errori del codice, per una diversa interpretazione della sua lezione, per l’adozione dell’
adresse al Vettori e il titolo stesso assegnato all’opuscolo, oltreché per un protocollo ortografico talvolta divergente ma, come crediamo, per più rispetti maggiormente esigente.
Penultimo dei dialoghi formanti l’iniziatico polittico del «ragionare domestico e familiare» o amichevole del grande umanista e teorico delle arti e dei saperi, la
Cena familiaris (1462 ca.) seguì il destino di ostracismo e censura che colpì a Firenze gran parte dell’opera albertiana, a cominciare proprio dai dialoghi mimetici in volgare, e il nome stesso del suo autore almeno dagli anni Quaranta del secolo XV e dalla sfortunata conclusione dell’eterodosso Certame coronario da lui organizzatovi nell’ottobre 1441. Ben più degli stessi dialoghi
de Familia, è tuttavia a Firenze che la
Cena familiaris si lega, ed esclusivamente a Firenze riconducono tutti i testimoni superstiti. I quali attestano con indubbia chiarezza la sopravvivenza di due diversi e autonomi stati testuali, riflessi rispettivamente dai codici Med. Pal. 112 (= L1) da un canto, Gadd. 84 (= L2) e G IV 29 dell’Universitaria genovese (= G) dall’altro, che è d’uopo mantenere separati e distinti. Di contro alle precedenti e ormai lontane stampe del Bonucci (1843-44) e del Grayson (1960), la presente edizione chiarisce le relazioni tra i testimoni superstiti compiutamente riassumendole in un confacente
stemma codicum, fonda poi il testo critico su L2 servendosi costantemente di G per vagliare la fedeltà o, viceversa, lo scarto che il testo da esso recato testimonia nei confronti del modello comune, ed emenda infine (innanzitutto
ope codicum, ossia con l’ausilio altresí di L1, ma poi anche, dove serva,
ope ingenii) i soli errori palesi di quest’ultimo.
Sommario:
Introduzione &
Nota ai testi:
Con una Nota sulla grafia, di F. Furlan;
Bibliographie générale &
Abréviations, par F. Furlan.
Ex Baptistæ de Albertis Villa: ad Laurentium Victorium (
De la Villa: À Lorenzo Vettori), Edizione critica & Commentario di Francesco Furlan, Traduit en français et annoté par Maurice Brock:
Ex Villa ·
De la Villa. Leonis Baptistæ Alberti
Cena familiaris (
Un souper de famille), Edizione critica & Commentario di Francesco Furlan, Traduit en français et annoté par Frank La Brasca:
Cena familiaris ·
Un souper de famille;
Commentario, di F. Furlan. Indices, D. Cappa
et O. Schiavone
necnon G. Zagni
curantibus:
Index codicum manuscriptorum;
Leonis Baptistæ Alberti Operum index;
Index nominum.
Composto in carattere Serra Dante.
Legatura in brossura pesante con copertina in cartone Murillo Fabriano blu scuro con impressioni in oro. Sovraccoperta in cartoncino Chagall Cordenons avorio con stampa a due colori.
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ISBN: 978-88-3315-393-3
E-ISBN: 978-88-3315-394-0
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SKU: 3708
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